AI Intelligenza Artificiale

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AI Intelligenza Artificiale

Avvocati giù, informatici su; l’ AI Intelligenza Artificiale mette a rischio 300 milioni di posti di lavoro

sommersi e salvati dell’Intelligenza artificiale, una rivoluzione tecnologica che sta già entrando negli uffici. Ad essere impattati da ChatGPT & Co. saranno i colletti bianchi, assistenti, impiegati, ma anche professionisti e creativi. Ecco come sta avvenendo La vera questione non è “se”. Né “quando”. Sta già succedendo: l’intelligenza artificiale è entrata in ufficio e lavora in mezzo a noi. A volte insieme agli uomini, un moltiplicatore di produttività. A volte — c’è chi teme sempre di più — al loro posto.

I rischi dell’AI (intelligenza artificiale) vanno dalla privacy e alla sicurezza dei dati, dalla discriminazione alla perdita di posti di lavoro, dall’impatto ambientale, all’automazione della guerra, fino alle Superintelligenze

L’intelligenza artificiale (AI) è stata uno dei campi di ricerca più innovativi e in rapida evoluzione degli ultimi anni. Grazie alle sue capacità di apprendimento automatico, elaborazione del linguaggio naturale, riconoscimento di immagini e altre funzioni, l’IA è stata utilizzata in molti settori, dal business alla medicina, dall’industria all’istruzione. Tuttavia, l’uso dell’AI (Intelligenza artificiale)  non è esente da rischi e preoccupazioni per la sua sicurezza e affidabilità.
In questo articolo, esaminiamo i rischi dell’Intelligenza artificiale, come quelli legati alla privacy e alla sicurezza dei dati, alla discriminazione, alla perdita di posti di lavoro, all’impatto ambientale, all’automazione della guerra e alla possibilità che l’AI possa superare l’intelligenza umana e portare alla creazione di superintelligenze.

Nel contesto dello sviluppo di una normativa sull’etica dell’intelligenza artificiale prevista per il prossimo anno, l’Unesco punta l’attenzione sull’interazione tra AI e la parità di genere

L’AI richiede molta energia elettrica per funzionare. I server e le infrastrutture che supportano l’IA richiedono enormi quantità di energia elettrica, che può avere un impatto negativo sull’ambiente. Inoltre, l’AI può essere utilizzata per sfruttare le risorse naturali in modo inefficiente, come nel caso della deforestazione automatizzata. L’IA potrebbe anche essere utilizzata per l’estrazione di risorse, che potrebbe avere conseguenze dannose per l’ambiente.

I 6 lavori del futuro

In dettaglio i sei mestieri futuribili per le nuove generazioni.
1. “Landfill Recycler”, il riciclatore di discarica, un professionista in grado di selezionare tra i materiali buttati via quelli che in realtà possono essere ancora valorizzati, grazie al supporto di strumenti di analisi e tecnologie estrattive di avanguardia che trasformano i giacimenti di rifiuti in risorse di materiali inediti.
2. “Blockchain Banking Engineer”, l’ingegnere bancario delle blockchain, sarà un esperto della piattaforma sulla quale convergeranno la maggior parte delle transazioni monetarie. Si occuperà soprattutto di sicurezza proteggendo le transazioni da hacker e dai rischi dell’anonimato digitale.

3. “National Identity Conservationist”, il conservatore dell’identità nazionale, è un professionista a cui sarà affidato il compito di preservare il patrimonio di conoscenza e cultura di una nazione, attraverso l’uso di strumenti di conservazione digitale.

4. Il “Public Technolgy Ethicist”, l’esperto di etica della tecnologica pubblica, dovrà svolgere attività di ricerca per individuare quelle tecnologie che possono supportare la realizzazione di politiche pubbliche.

5. Il “Remote Robotic Surgeon”, il chirurgo robotico da remoto, è un medico in grado di operare a distanza grazie a dispositivi elettronici e allo standard mobile 5G, che arriverà nel 2020, che permetterà di intervenire in tempo reale e garantire assistenza sanitaria anche a chi vive in zone remote e periferiche.

6. “Superstructure Printer”, lo stampatore di superstrutture, è colui che consentirà l’utilizzo della stampa 3D per la realizzazione di oggetti di sempre maggiori dimensioni, inclusi interi edifici.

Per Socrate la filosofia era un vero e proprio modo vivere.
“Nessuno compie il male volontariamente” e “la virtù è conoscenza” sono due dei pilastri fondamentali del pensiero socratico.
Socrate aveva cieca fiducia nella ragione. Secondo lui l’uomo, naturalmente incline alla felicità, l’avrebbe potuta raggiungere solo attraverso il bene, e il bene, poteva essere fatto solo attraverso la conoscenza e la ragione. Il male, di conseguenza, era fatto involontariamente e per ignoranza.
Come detto prima quindi, il male è generato dall’ignoranza. Se un uomo è ignorante, è chiaro che è portato a compiere il male e quindi non potrà mai essere felice.

C’è qualcosa nella convinzione di Socrate che  non quadra.
Chi è a conoscenza del bene, cioè colui che potrebbe prendere la strada “giusta” può decidere di non seguirla scegliendo l’opposto: la strada del male. Questo non sempre accade per ignoranza ma anche per volontà. È la volontà che spinge l’uomo a optare il bene o il male.
Socrate non ne aveva tenuto conto.
L’uomo è libero di scegliere, niente gli impedisce di prendere la strada sbagliata, quella che avrà conseguenze negative.

Vedi l’attuale classe politica dirigente al governo in Italia.

E SE  USASSIMO AI NELLA POLITICA ITALIANA?

Visti i livelli intellettivi e esperienza dei nostri attuali politici….dai primi ex e attuali primi ministri alle varie cariche dello stato, si potrebbe immaginare, un decadimento strutturale  dovuto a corruzione, clientelismo, mafia ecc… collusi con gruppi di potere come Aspen, vedi la premier Meloni, o Bilderberg Mario Monti, ecc….o Fabian Society

Una nota su Mario Draghi 20 settembre 2022: World Statesman Award consegnato da Henry Kissinger in occasione della 57esima Annual Awards Dinner di New York organizzata dalla Appeal of Conscience Foundation. Chi conosce Henry…bè fate VOI!!!

Chi tra le associazioni o partiti emergenti, vedi ad esempio Movimento Universale o Partito Cristiano Sociale, facendo uso di tecnologie all’avanguardia come AI e Social Web, dedicati veramente al sociale, che aiutano realmente le persone disoccupate o a basso reddito, con un credo orizzontale, dove non contano le cariche, ma l’onestà e la voglia di cambiare la rotta di questo paese, delle persone che lottano all’interno, avranno sicuramente un impatto positivo e di crescita, nonostante le difficoltà burocratiche introdotte da parte del direttivo fatiscente politico attuale!

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