IT Alert

IT Alert

IT Alert, il sistema di allarme pubblico

che spaventa gli utenti: come disattivarlo

 La Direttiva UE 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018, che ha istituito il codice europeo delle comunicazioni elettroniche, ha introdotto il Sistema di allarme pubblico. In particolare, la Direttiva ha stabilito che “gli Stati membri provvedono affinché, quando sono istituiti sistemi di allarme pubblico in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti o in corso, i fornitori dei servizi mobili di comunicazione interpersonale basati sul numero trasmettano allarmi pubblici agli utenti finali interessati”.

In Italia, il sistema di allarme pubblico è stato introdotto per la prima volta dal decreto-legge del 18 aprile 2019 n.32, con l’obiettivo di garantire la tutela della vita umana tramite servizi mobili di comunicazione rivolti agli utenti interessati da gravi emergenze, catastrofi imminenti o in corso. La norma prevede anche l’introduzione del servizio IT-alert attraverso il quale inviare messaggi, riguardanti gli scenari di rischio, l’organizzazione dei servizi di protezione civile e le misure di autoprotezione.

Come disinstallare IT Alert. Un sistema che continua a far discutere e che ha scatenato polemiche a non finire in rete. Con alcuni utenti che hanno rabbiosamente denunciato di essere “spiati” a propria insaputa attraverso il telefonino. Di cosa stiamo parlando? Di IT-Alert, app che è stata sperimentata già in diverse regioni. Una sorta di meccanismo di “allarme pubblico” che, come spiegato dalla Protezione Civile, funziona così: “Su tutti i telefonini presenti sull’isola arriverà una notifica di avviso, accompagnata da un suono ben riconoscibile e differente dalle classiche suonerie“. Non tutti, però, hanno gradito questa novità, con particolare timore per eventuali violazioni della privacy.

In quali casi viene attivato IT-Alert?

Il sistema IT-Alert è programmato per attivarsi “in caso di gravi emergenze o di eventi catastrofici imminenti”. Quando il sistema sarà operativo, quindi, sarà impiegato per tipologie di rischio ben definite nel campo della protezione civile: il crollo di una diga, un terremoto, un maremoto, un incidente in una struttura nucleare e via dicendo. In questa fase di sperimentazione sarà il Dipartimento della Protezione Civile, incaricato anche della gestione dei messaggi test, a gestire il sistema. Progressivamente poi tutte le componenti del Servizio nazionale ne acquisiranno gli accessi.

IT-Alert è obbligatorio? I dubbi in merito alla privacy.

In rete, tanti utenti si sono chiesti se il sistema non sia in realtà un modo per analizzare la posizione e le attività dei singoli cittadini. A far discutere è il fatto che, per le notifiche, non è necessario scaricare alcuna app: qualsiasi dispositivo connesso alle celle delle reti degli operatori di telefonia mobile potrà ricevere il messaggio, grazie alla tecnologia cell-broadcast. La partecipazione al test però non è obbligatoria: sebbene passiva, è facoltativa. È infatti possibile disattivare It-Alert seguendo la procedura che spieghiamo qui sotto.

Come disattivare IT-Alert e proteggere la privacy del tuo smartphone

Per rimuovere le notifiche di It Alert è sufficiente entrare nel sottomenu “notifiche” del proprio smartphone e disattivare la possibilità di ricevere avvisi di emergenza dal programma, spostando su “off” l’apposita barra. È possibile dunque disattivare le notifiche dal proprio smartphone, seguendo questa procedura: Impostazioni > Notifiche > Avvisi di emergenza > OFF

Quali regioni hanno già sperimentato IT-Alert?

Tra la fine di giugno e l’inizio di luglio, il Dipartimento della Protezione Civile, con le strutture di protezione civile di Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria e, Emilia-Romagna, ha organizzato le attività di test coinvolgendo, sui territori, direttamente la popolazione. Intorno alle ore 12 del giorno definito, sui cellulari, accesi e con connessione telefonica, di coloro che si trovavano nell’area coinvolta hanno ricevuto un messaggio di test. Gli obiettivi erano far “conoscere il nuovo sistema alle persone che potrebbero essere coinvolte in situazioni di emergenza quando IT-alert sarà operativo, verificarne il funzionamento in relazione alle diverse tipologie di telefono e di sistemi operativi e per raccogliere indicazioni dagli utenti, tramite il questionario, per implementare il servizio.”

Finora i test sono stati fatti in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria ed Emilia-Romagna e partire da settembre in Campania, Friuli-Venezia Giulia, Marche quindi Basilicata, Lombardia e Molise, coinvolgendo, entro la fine dell’anno, tutte le restanti Regioni e le due Province Autonome.

FONTE: https://www.ilparagone.it/attualita/it-alert-virus-spynote-sms-malwere-attenzione-a-questo-messaggio/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *