L’Oms prepara il golpe

L’Oms prepara il golpe

L’Oms prepara il golpe

L’emergenza pandemica, reale o presunta che fosse, è oramai alle spalle: lo ha decretato ufficialmente persino l’Organizzazione mondiale della sanità, già dal 5 maggio del 2023. Ma sarebbe ingenuo pensare che il sistema capillare di controllo stringente, condizionamento sociale e – soprattutto – discriminazione e repressione del dissenso, corollario dei folli anni del Covid-19 e della psicosi di massa, sia solo un ricordo: il nuovo Trattato pandemico discusso dall’Oms, attualmente in bozza, che sarà rilasciato in primavera e sottoposto agli Stati, non prescinde, infatti e purtroppo, da tali strumenti. È, piuttosto, un vero e proprio “golpe sanitario” che occorre contrastare con ogni forza sino a che saremo ancora in tempo, considerato che i signori dell’universo già parlano candidamente delle “prossime pandemie” che dovremo affrontare, estendendo, così, a dismisura i poteri della stessa Oms. Oltre a fare gli scongiuri, è bene organizzarsi, si diceva, contro il rischio che possiamo serenamente riscontrare in una vera e propria dittatura globale sanitaria, che priverebbe le nazioni della propria sovranità in ambito sanitario. Quindi l’Oms prepara il golpe sanitario

Il convegno di Milano (e il silenzio dei media)

Come vedremo in seguito, andrebbero approfonditi gli enormi conflitti d’interesse tra i produttori e i promotori dei vaccini e l’Organizzazione mondiale della sanità: per ora ci limitiamo a ricordare che l’ente guidato da Tedros Adhanom Ghebreyesus usufruisce di ingentissimi finanziamenti privati e che il maggiore filantropo risulta essere l’onnipresente e onnipotente Bill Gates. Uno dei punti principali del trattato pandemico dell’Oms riguarda la proprietà intellettuale e la condivisione delle informazioni, che sarebbero entrambe gestite, in caso di pandemia, dalla stessa Organizzazione al fine di renderle “disponibili equamente” per tutti gli Stati membri. A Sesto San Giovanni, mentre scriviamo, è dunque in corso un convegno internazionale sul nuovo Trattato pandemico, organizzato dalla associazione Verità nascoste. Al centro del dibattito, come scrive La Verità, l’approvazione del nuovo Trattato pandemico dell’Oms e il Regolamento sanitario internazionale. La ricercatrice statunitense Meryl Nass cita entrambi questi documenti come strumenti per creare “un governo totalitario globale”. E ancora: “L’Oms sta preparando il colpo di Stato più grande della storia”, giacché effettivamente riguarderà “l’umanità intera”.

Il sotterfugio semantico

“Poteri assoluti e cancellazione delle libertà”, dunque, erano già stati denunciati lo scorso marzo dall’endocrinologo Giovanni Frajese, e si concretizzerebbero attraverso un sotterfugio semantico presente nella bozza del nuovo Trattato: rispetto al documento originario del 2005, nelle nuove linee guida “scompaiono” alcune parole. Parole pesantissime. Se, nella versione precedente, come è naturale, era scritto che le compilazioni avvenivano “con il pieno rispetto della dignità, dei diritti umani e delle libertà fondamentali delle persone”. Questa frase non c’è più: è stata espunta, decurtata dal testo. Tornando al convegno di Sesto San Giovanni, tra i relatori troviamo anche la giornalista Raffaella Regoli, nota per il proprio impegno per scoperchiare il Vaso di Pandora della campagna vaccinale, attraverso le sue inchieste per la trasmissione Fuori dal Coro. Ella denuncia come tale tentativo di golpe sanitario stia andando avanti “nel silenzio globale sia dei nostri governanti sia dei mezzi di informazione”. Ancora Raffaella Regoli, sollecitata da La Verità, illumina le proporzioni dei finanziamenti privati all’Oms di cui abbiamo accennato, e parliamo addirittura dell’80% delle risorse dell’ente, provenienti da Bill Gates, come detto, nonché dalla Fondazione Rockefeller e, ovviamente, dal cartello di Big Pharma

Articolo 26, la clausola capestro

Se il Trattato pandemico sarà ratificato dagli Stati, non si potrà più tornare indietro: fa notare l’avvocato spagnolo Luis Maria Pardo, tra i relatori del convegno internazionale, che l’articolo 26 della bozza recita testualmente: “Non è possibile avanzare riserve all’accordo pandemico dell’Oms”. Se non è dittatura questa, non sappiamo come definirla altrimenti. Identità digitale e passaporto vaccinale rappresenterebbero, poi, una sinistra evoluzione del  Green pass. Tra gli altri relatori dell’evento la biologa Laura Teodori, l’avvocato Luca Marini, i professori Edoardo Missoni Marco Cosentino e il giornalista Massimo Mazzucco.

FONTI: https://www.ilparagone.it/ https://www.luogocomune.net/

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