LA DISFATTA DELLA POLITICA AMMINISTRATIVA

LA DISFATTA DELLA POLITICA AMMINISTRATIVA

LA DISFATTA DELLA POLITICA AMMINISTRATIVA

delibera

LA DISFATTA DELLA POLITICA AMMINISTRATIVA

La disfatta di Caporetto del Comune di Mirabella Eclano. Ruggiero, inesistente e suicida nelle elezioni provinciali. Grottaminarda elegge due consiglieri su quattro nell’area territoriale dell’arianese-Valle Ufita.

Il sindaco di Grottaminarda Marcantonio Spera consigliere più votato con 6830 preferenze è stato il primo eletto.

Il baricentro si sposta ulteriormente verso lo sviluppo dell’area vasta di Valle Ufita: Stazione Hirpinia-Alta Capacità, Piattaforma Logistica, Masterplan di indirizzo strategico che sviluppa un’ipotesi complessiva sulla programmazione di un territorio.

Il suicidio politico del sindaco di Mirabella Eclano, isolato e ai margini del contesto territoriale, è consistito paraddosalmente nel sostenere il secondo candidato eletto del Comune di Grottaminarda Vincenzo Barrasso. Miopia e incapacità pura delle dinamiche politiche. Senza arte nè parte.

Addio alla presidenza e segreteria del Liceo Aeclanum. Addio alla presidenza e alla segreteria dell’istituto comprensivo R. Guarini. La disfatta elettorale alla Provincia compromette anche il suo cavallo di Troia rappresentato dai 50 posti McDonald’s. Mirabella Eclano, ridotta a 4 frazioni con un declino demografico spaventoso, una popolazione abitativa di 6.778 che continua a ridursi in maniera inarrestabile.

Un paese vuoto di anime. Un invidiabile primato della nostra città nella desertificazione sociale dell’Irpinia, Dalla

lettura dei DATI, sul censimento anagrafico, pubblicati dall’ISTAT, relativi al decennio compreso tra il 2011 e il 2021, si evince che il Comune di Mirabella Eclano presenta un vero e proprio tracollo che si attesta su

-14,19%. Infatti, nel mettere a confronto, i dati demografici tra i Comuni più popolosi della Valle Ufita, si osserva che Ariano Irpino perde il -5,67 della popolazione, Grottaminarda il -6,8%, Mirabella Eclano, invece, svetta su una percentuale pari più del doppio rispetto alle prime due, con una perdita secca di 1.122 abitanti in 10 anni. Gli obiettivi della campagna elettorale in corso deve necessariamente e ragionevolmente, discutere sulle cause del declino socio-economico e del bassissimo tasso di vivibilità del paese. Tale preoccupante e drammatico risultato degli ultimi 20 anni, evidentemente, non si giustifica col solo fenomeno più in generale della denatalità e dell’emigrazione, c’è dell’altro alla base del declino tanto da far diventare Mirabella Eclano comune dei margini per reddito e occupazione, per rischi di spopolamento. Al quadro disperante di cui sopra, non possiamo, però non collegare lo stato di vuoto del Comune per quanto riguarda l’organico dei dipendenti ridotto a zero, nell’indifferenza totale del sindaco e del suo vice assessore al personale Moscato. Tralasciamo, inoltre, lo stato pietoso degli impianti sportivi e la vicenda della piscina comunale di via Sant’Angelo con i contatori ancora staccati per mancato pagamento

delle bollette. Ad ogni modo per non farci prendere dal catastrofismo, cerchiamo una visione della politica tra metamorfosi dei luoghi e sviluppo economico intercomunale, oltre le mura del municipalismo. Una città estesa e orizzontale di area vasta non è guidata dai sindaci. Ma da una poliarchia di poteri di corpi intermedi e di un pluralismo che oggi comprende non solo le rappresentanze tradizionali, ma autonomie funzionali come università, fondazioni, imprese leader territoriali e più sotto un pluralismo di gruppi e reti associative. Per ragionare di disagio sociale che cresce sotto la pelle della povertà e delle diseguaglianze, dello sviluppo territoriale “policentrico” nelle zone interne dobbiamo cambiare punto di vista. Domanda che da sola non basta la Fiumana del volgo disperso dipinta da Pelizza da Volpedo il Quarto Stato. Mai come oggi si richiede la nuova Fiumana che si è fatta moltitudine degli individui.

Occorre investire sull’alta formazione per lo sviluppo sostenibile e diffuso del turismo come contrasto allo spopolamento e per la prevenzione del dissesto idrogeologico.

Questa “classe dirigente anchilosata” che ammorba il Comune da 33 anni (Ruggiero), da 19 anni (Moscato) ha fatto il suo tempo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Mirabella da capitale della cultura e del commercio è diventato Comune dei margini a tasso ritardato di sviluppo, nonostante il fortissimo pompaggio di denaro pubblico.

LA FONDAZIONE “IL CARRO” COME L’ARABA FENICE

Come l’araba fenice (uccello sacro e favoloso): Che vi sia, ciascuno lo dice; Dove sia, nessuno lo sa, versi divenuti proverbiali di cui tutti parlano, nessuno ha mai visto la fondazione il Carro, per il rifacimento e per la tutela e promozione del simbolo identitario della nostra città.

Ruggiero & compagnia bella ha messo in discussione il dettato della deliberazione consiliare di indirizzo, approvata all’unanimità dei consiglieri il 01/08/2023. La costituzione della “Fondazione il Carro”, un nuovo strumento giuridicamente

autonomo dall’Amministrazione Comunale e dalla politica, di partenariato pubblico e privato. Da farsi operativamente entro il 31 dicembre 2023. In un solo colpo, con potere podestarile ha azzerato la partecipazione dell’associazionismo democratico e abrogato i punti salienti dell’atto amministrativo.

E’ notorio che il volere di Ruggiero e del suo staff, è stato quello di aver voluto conferire l’incarico professionale per redigere lo statuto al loro avvocato di parte.

La Fondazione “partecipativa di tutta la

comunità eclanese”, è ben altro da quella che ha in testa il sindaco. Nessuna meraviglia desta a noi tutti questo, il comportamento contradditorio da Gattopardo. Si sottolinea che l’incarico dato all’avv. V. Barrasso per l’elaborazione della bozza di statuto, ha messo in discussione l’autonomia della fondazione dalla politica. Ruggiero deve revocare l’incarico all’avv. Barrasso perché rappresenta un preciso orientamento politico, in contrasto con i principi di indipendenza.

I FESTANTI FANNO SCIACQUA ROSA E BIVE AGNESE

Usiamo questa espressione quando vogliamo segnalare uno spreco di risorse pubbliche del tutto ingiustificato, con il solo gusto di scialacquare senza ritegno. Amministratori senza scrupoli stanno dilapidando la cosa pubblica. E con loro, il codazzo di nani e ballerine che li segue con ossequiosa deferenza, con l’obiettivo di partecipare a questa pubblica grassazione.

Noi ci indigniamo per l’uso indecente di

QUATTROCENTOCINQUANTAMILAEURO

per il settembre eclanese e Natale 2023. L’ultima deliberazione di Giunta Comunale

n.95 del 06-12-2023 parla di 61.250,00 per il programma festivo natalizio. Preso atto che sono stati proposti dalle Associazioni presenti sul territorio ed in particolare “Quintodecimo”, “La Pannocchia”, “La Fenice”,

“Vivi Mirabella”, “Parrocchia SS. Maria di Pompei di Passo Eclano, SS. del Carmine di Pianopantano e SS. Carmine di Calore”.

LA DISFATTA DELLA POLITICA AMMINISTRATIVA

CHE CONFUSIONE NEL RIPARTO DI 28.350 MILA EURO PER GLI SPETTACOLI E COSTI DELLA SIAE! VIVA ROSA E SCIACQUA AGNESE…

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