G7

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Dal primo gennaio l’Italia, alla guida del G7, promuove il “G7 degli Interni” a Mirabella Eclano. È un’importante opportunità e occasione sociale, culturale e d’immagine, poi – certo – anche economica per l’Irpinia e le zone interne dell’Appennino meridionale che valorizza paesaggi ed eccellenze.

Questa notizia ci riempie di orgoglio. Ospitare il G7 2024 per raccontare i luoghi a chi proviene da ogni parte del mondo rappresenta un riconoscimento straordinario per il nostro territorio. Ancora non c’è un planning generale e definitivo. Al momento circolano informazioni per un G7 che avrà tra i suoi punti fondamentali la guerra in Ucraina, la situazione in Medio Oriente, il rapporto con l’Africa. Eppure già sono state ufficializzate buona parte delle tappe e delle sedi dove si svolgeranno i vari incontri con i ministri competenti per tema. E da quello che emerge si tratta di scelte con il condizionamento della politica. Tajani sceglie il Sud, con Capri il 17-19 aprile che ospiterà l’incontro dei ministri degli Esteri e Piantedosi a Mirabella Eclano per il G-7 degli Interni il 2-3-4 ottobre. Per Salvini la sua Lombardia dall’11 al 13 aprile. L’evento clou con il presidente Giorgia Meloni, premierà la Puglia: le date sono 13,14 e 15 giugno, quindi pochi giorni dopo le elezioni Europee fissate per il 9. I leader dei Paesi più industrializzati si incontreranno a Borgo Egnazia.

Il G-7 è un foro internazionale di dialogo informale per la pace e la sicurezza che riunisce sette Paesi altamente industrializzati (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Stati Uniti, cui si aggiunge l’Unione Europea) uniti da una serie di principi e valori: libertà e democrazia, rispetto dei diritti umani. Ritornando al locale però fa più che sorridere il titolo de Il Mattino, pagina nazionale 20/12/2023: “In Irpinia il G7 dell’Interno Piantedosi porta il vertice nella “sua” Mirabella Eclano”. Nel corpo dell’articolo si legge: “…L’indiscrezione serpeggiata nei giorni scorsi al Viminale sta prendendo via via corpo e porterebbe diritto a Mirabella Eclano dove il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di origini irpine, intende presiedere l’incontro con i suoi omologhi colleghi del G7. Le date sono 2-3-4 ottobre e la scelta dell’antica Aeclanum è considerata felice sia dal punto di vista geografico perché l’area è baricentrica tra la Valle del Calore e la Valle Ufita, sia sotto l’aspetto logistico in quanto offrirebbe svariate soluzioni per la sistemazione e l’accoglienza delle delegazioni. Il report è stato aperto ufficialmente circa venti giorni fa, al ritorno di Piantedosi dal vertice giapponese di Mito”.

E’ una inesattezza perché il ministro degli Interni è nato a Napoli il 20 aprile 1963, ma è originario del comune di Pietrastornina, in provincia di Avellino. Dopo aver conseguito la laurea all’Università di Bologna, ha iniziato la sua carriera nell’amministrazione civile del Ministero dell’interno nel 1989.

Festa, Farina…Verdura e il cuoco Ruggiero

“Il G7 a Mirabella il Sindaco Ruggiero: per i grandi della terra è già pronto il menù con cicatelli e tartufo – e minestra maritata” (il Mattino Avellino 31 dicembre 2023). Anche questo titolo è infelice, perchè la Riunione G7 dei ministri degli Interni non è una sagra paesana o una manifestazione ortolana per tre giorni nel villaggio contadino. Spiace doverlo sottolineare con tono puntiglioso, ma piaccia o meno, lo straordinario evento solleva una questione tuttora insoluta: quale visione di città c’è alla base degli eventi di livello mondiale e non che si promuovono? Poi, nello stesso articolo s’intravvedono delle veline”Giancarlo Ruggiero, sul G7 dell’interno che si svolgerà nella cittadina eclanese […]. Evento voluto dal titolare del Viminale, Matteo Piantedosi, che riceverà la cittadinanza di Avellino. […], così come rimarco la gratitudine nei confronti del Prefetto Spera e del premier Giorgia Meloni. […] Perché al di là della volontà politica, sussistono condizioni favorevoli […]”. Il successivo articolo, sempre nella stessa pagina: “Strutture top e massima sicurezza per il summit”- “L’ATTESA”. Non si ha ancora l’ufficialità dell’organizzazione dell’evento a Mirabella Eclano, però nel mentre impazzano nomi di ristoranti e strutture recettive di servizi. È il COSIP (società per azioni del ministero dell’economia) che si è aggiudicato i lotti 1-2-3 della gara di organizzazione eventi per la Presidenza Italiana G7 2024. Non spetta al sindaco dare indicazioni o influenzare la scelta per le strutture dei servizi recettivi per il prossimo G7, ma all’ente appaltatrice COSIP.

SIAMO ANTICHI ROMANI

Si sottolinea che tra le ragioni “ufficiali” della scelta logistica del G7 dell’Interno c’è un ruolo strategico e di collegamento geografico delle vie di comunicazioni che ha origini nell’antica Aeclanum, baricentrica tra la Valle del Calore e la Valle dell’Ufita, sulla base dell’individuazione delle “core zone” di connessione nell’assetto territoriale e di coordinamento, in particolare dell’asse viario autostradale con due caselli di uscita a nord e sud della città. L’eredità è fortissima, non solo genealogicamente ma anche e soprattutto sul piano culturale. Aeclanum era considerata la capitale dell’Hirpinia per la cultura e il commercio, direttrice strategica obbligata dell’attraversamento dei popoli tra occidente e oriente ed Aeclanum è collegata sulla Via Appia – Regina Viarum, la strada candidata UNESCO, si è conclusa a settembre 2023 la lunga missione di valutazione condotta dal dr. Sanjin Mihalic per conto dell’ICOMOS sulle 22 componenti del sito seriale. Dopo la visita della missione al Parco Archeologico di Aeclanum la Soprintendenza ha presentato all’ispettore un importante progetto finanziato dal PNRR. Scopo dell’intervento è quello di restituire per i primi mesi del 2024 alla pubblica fruizione il tratto di basolato della via Appia rinvenuto nel 2020 di via Grutte di Mirabella Eclano. La prosecuzione dello scavo archeologico verso la porta Orientale che si riapriva all’Appia dopo aver attraversato la città.

Il nostro auspicio è quello di tenere il battezzo del riconoscimento UNESCO nell’ambito del G7 di ottobre 2024. E per evitare che sia un marchio vuoto sarebbe opportuno realizzare il progetto di alta formazione per i giovani laureati, finalizzato alla promozione e sviluppo del territorio. Il successo o l’insuccesso del riconoscimento riguarda la dimensione internazionale della via Appia e le esigenze di collegare il patrimonio al mondo intero a cui di fatto appartiene, sprovincializzando ogni prospettiva localistica e cercando di collocare, come fattore di attrazione particolarmente importante, il patrimonio culturale della via Appia agli interessi e all’attenzioni che il mondo intero ha per risorse così uniche e distintive. Come si intuisce facilmente è necessario puntare alto e pensare in grande per meritarsi il riconoscimento UNESCO, così l’operazione può divenire “lievito” per il territorio e la comunità contro il degrado e l’incuria nei modi di trattare i patrimoni culturali in una nuova era di valorizzazione.

LA PASSERELLA G7 DI MIRABELLA ECLANO?

LA POLEMICA DI ORTICALAB

Il giornale Orticalab con l’articolo di A. Picariello definisce il G7 una passerella. “Il sindaco Festa ha voluto concedere la cittadinanza onoraria al ministro degli Interni Piantedosi che si è distinto per una politica dell’emigrazione disumanitaria e per dichiarazioni a dir poco controverse. E non onora l’Irpinia neppure la passerella dei vertici G7”.

Voce di Aeclanum, invece, ritiene che il G7 a Mirabella Eclano non sarà una formale passerella dei maggiori paesi industrializzati al mondo, bensì un’occasione di dialogo per positive determinazioni finali, nel contempo un’opportunità.

Per questo evento il Ministro Piantedosi verrà a conoscenza dei problemi e delle criticità che il Comune di Mirabella Eclano sta attraversando, in termine di degrado civile, paesaggio, e ci indigniamo ogni giorno per il cinismo dei (pochi) colpevoli per l’indifferenza dei (molti). A cominciare da una macchina burocratica amministrativa inesistente e prossima al collasso, incapace ad erogare servizi minimi ai cittadini; il 75% di personale in meno al Comune: da 28 a 7 dipendenti (un vuoto in organico di circa 21 unità lavorative); un paese e un territorio che si svuota, l’emorragia dei giovani è il vero problema. Le parole contano. Qui la parola chiave è la demografia in caduta libera, lo spopolamento con le ripercussioni sul sistema scolastico, dati fondamentali che bisogna affrontare; ai ritardi accumulati nell’approvazione degli strumenti urbanistici legati alle trasformazioni territoriali in atto nella Valle dell’Ufita e Valle del Calore, anche in riferimento al masterplan; il sistema infrastrutturale rimasto in parte incompiuto e da integrare e perfezionare attraverso il riammagliamento con le aree produttive ZES; il centro storico desertificato e degradato; il sistema museale perennemente chiuso senza alcun modello gestionale efficiente, di valorizzazione e fruizione; il sistema sportivo che deve essere totalmente riorganizzato come contrasto alla lotta della devianza giovanile.

Per la Provincia di Avellino Piantedosi dovrà rendersi conto che bisogna dare attuazione agli investimenti in infrastrutture e media industria (ZES) nella Valle Ufita (vedi l’hub ferroviario dell’Av-Ac Napoli-Bari mentre segna il passo il polo logistico e il piano degli insediamenti produttivo Calore-Pianopantano-Bonito caratterizzato da un “vuoto di aziende e di occupati“).finalizzato alla promozione e sviluppo del territorio. Il successo o l’insuccesso del riconoscimento riguarda la dimensione internazionale della via Appia e le esigenze di collegare il patrimonio al mondo intero a cui di fatto appartiene, sprovincializzando ogni prospettiva localistica e cercando di collocare, come fattore di attrazione particolarmente importante, il patrimonio culturale della via Appia agli interessi e all’attenzioni che il mondo intero ha per risorse così uniche e distintive. Come si intuisce facilmente è necessario puntare alto e pensare in grande per meritarsi il riconoscimento UNESCO, così l’operazione può divenire “lievito” per il territorio e la comunità contro il degrado e l’incuria nei modi di trattare i patrimoni culturali in una nuova era di valorizzazione.

LA PASSERELLA G7 DI MIRABELLA ECLANO?

LA POLEMICA DI ORTICALAB

Il giornale Orticalab con l’articolo di A. Picariello definisce il G7 una passerella. “Il sindaco Festa ha voluto concedere la cittadinanza onoraria al ministro degli Interni Piantedosi che si è distinto per una politica dell’emigrazione disumanitaria e per dichiarazioni a dir poco controverse. E non onora l’Irpinia neppure la passerella dei vertici G7”.

Voce di Aeclanum, invece, ritiene che il G7 a Mirabella Eclano non sarà una formale passerella dei maggiori paesi industrializzati al mondo, bensì un’occasione di dialogo per positive determinazioni finali, nel contempo un’opportunità.

Per questo evento il Ministro Piantedosi verrà a conoscenza dei problemi e delle criticità che il Comune di Mirabella Eclano sta attraversando, in termine di degrado civile, paesaggio, e ci indigniamo ogni giorno per il cinismo dei (pochi) colpevoli per l’indifferenza dei (molti). A cominciare da una macchina burocratica amministrativa inesistente e prossima al collasso, incapace ad erogare servizi minimi ai cittadini; il 75% di personale in meno al Comune: da 28 a 7 dipendenti (un vuoto in organico di circa 21 unità lavorative); un paese e un territorio che si svuota, l’emorragia dei giovani è il vero problema. Le parole contano. Qui la parola chiave è la demografia in caduta libera, lo spopolamento con le ripercussioni sul sistema scolastico, dati fondamentali che bisogna affrontare; ai ritardi accumulati nell’approvazione degli strumenti urbanistici legati alle trasformazioni territoriali in atto nella Valle dell’Ufita e Valle del Calore, anche in riferimento al masterplan; il sistema infrastrutturale rimasto in parte incompiuto e da integrare e perfezionare attraverso il riammagliamento con le aree produttive ZES; il centro storico desertificato e degradato; il sistema museale perennemente chiuso senza alcun modello gestionale efficiente, di valorizzazione e fruizione; il sistema sportivo che deve essere totalmente riorganizzato come contrasto alla lotta della devianza giovanile.

Per la Provincia di Avellino Piantedosi dovrà rendersi conto che bisogna dare attuazione agli investimenti in infrastrutture e media industria (ZES) nella Valle Ufita (vedi l’hub ferroviario dell’Av-Ac Napoli-Bari mentre segna il passo il polo logistico e il piano degli insediamenti produttivo Calore-Pianopantano-Bonito caratterizzato da un “vuoto di aziende e di occupati“).

DI PIRRO CON DUE ANATRE ZOPPE

“E’ufficiale! Con delibera di giunta regionale odierna l’Istituto Aeclanum già comprendente il plesso di Mirabella Eclano e Gesualdo accorpa l’IIS di Grottaminarda comprendente anche il plesso di Frigento. Non ci siamo inventati niente, semplicemente i numeri ci hanno dato ragione…” (Facebook, Raffaella Rita D’Ambrosio è con Giancarlo Ruggiero 29 dic.2023)

Sulla base della delibera di Giunta Regione Campania e relativi allegati che sono parte integrante della stessa delibera n° 816 del 29/12/2023, per l’anno scolastico 2024-2025 Mirabella Eclano mantiene le rispettive presidenze sia di Aeclanun sia quella di Raimondo Guarini.

Nel mentre Grottaminarda si è tutelata con la costituzione “Istituto Omnicomprensivo I.C. San Tommaso d’Aquino accorpa IIS Grottaminarda”, blindando così la presidenza anche per gli anni scolastici 2025-2026-2027, Mirabella Eclano, stante la decrescita della popolazione scolastica in atto, rischia nei bienni successivi di perdere entrambe le presidenze.

Questo rischio si è determinato dalla scarsa lungimiranza mostrata dal Sindaco Ruggiero per non aver proceduto, in primo luogo, all’accorpamento dell’Istituto Superiore Aeclanum con il Comprensivo Istituto Raimondo Guarini; poi, per aver acconsentito l’accorpamento della succursale + Istituto Alberghiero, “M. Rossi Doria”, per 100 circa alunni, con la grande Scuola Alberghiera di Ariano Irpino; lo stesso atteggiamento d’inerzia il sindaco l’avuto con la chiusura definitiva dell’Istituto Professionale per il Commercio, senza aver fatto nessun tentativo di diversificazione dell’offerta scolastica.

Alla luce di queste considerazione emerge con chiarezza l’assenza di una politica e offerta scolastica capace di contrastare il decremento della popolazione scolastica.

“E’ stata una vittoria di Pirro”. Con due anatre zoppe.

Solo in Campania 128 istituti saranno accorpati nel 2024-25. Un risultato frutto del personalismo con cui è stato governato l’istruzione in regione, accorpando le scuole orizzontalmente, e non verticalmente come invece prescrivono la norma e il buon senso. Non tenendo conto nemmeno delle leggi derogabili per le zone interne. Oggi appare evidente che i corporativismi e gli interessi di parrocchia si sposano con una strategia mirante a erodere le fondamenta della Repubblica, alimentata dalla retorica che vuole le destre all’opposizione anche quando sono al governo, sta travolgendo la scuola nel Mezzogiorno. Il nocciolo del problema è che il dimensionamento è un taglio dissennato, effettuato senza riguardi per i territori, per i diritti delle famiglie e dei bambini. Senza un’inversione di tendenza, in tre anni la dispersione non sarà più “scolastica” perchè, a queste condizioni, la scuola pubblica non sarà più tale.

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